La Parrocchia

Eretta con decreto arcivescovile il 13 ottobre 1955 da S.E. Mons. G. B. Montini, Arcivescovo di Milano, staccando parte del territorio della parrocchia del S. Cuore alla Cagnola, la parrocchia è affidata ai religiosi Servi della Carità di San Luigi Guanella, che già erano presenti con le loro testimonianze di carità nell'adiacente Istituto San Gaetano per ragazzi in situazione di bisogno.

Oggi la parrocchia si presenta sociologicamente varia e collocata in un punto di passaggio tra centro e periferia. Ad un nucleo di persone stanziato da tempo (spesso anziane) e maggiormente legato alla vita parrocchiale, si affianca una larga presenza di nuovi arrivati con scarsi legami parrocchiali. La comunità parrocchiale cerca di dare risposta offrendo una presenza di aiuto attraverso la cura della pastorale ordinaria con percorsi di catechesi, iniziative di carità e attenzioni educative. Un particolare ruolo spetta in questo all'Oratorio.

Perchè nacque la parrocchia?

Le persone più anziane ricordano quando la zona era ancora prevalentemente occupata da campi e da rogge e dagli anni Cinquanta in poi cominciavano a sorgere le prime case espandendo la città oltre i confini tradizionali della cerchia delle mura. Era giusto allora pensare anche alla cura pastorale di un ambiente in piena espansione e l'edificazione della chiesa con l'elevazione a parrocchia rispondeva a questa esigenza.

Il 26 gennaio 1957 il Cardinal Montini tornava a San Gaetano in visita Pastorale, pronunciando un’interessante omelia sul significato della Parrocchia, riportata nelle sue linee principali ne La Divina Provvidenza di febbraio–marzo di quell’anno.

«La parrocchia è un punto d’incontro, quasi un crocicchio, nel quale confluiscono diverse vie. Il primo incontro è con Dio. […] Per incontrarci con Dio abbiamo però bisogno di una scala, di uno strumento. Questo strumento intermedio si chiama la Chiesa. C’è un punto della Chiesa che è fatto per ciascuno di voi, questo punto si chiama parrocchia. Essa è contenuta entro confini territoriali, racchiudente un luogo che si chiama tempio o chiesa, ove è stabilito il sacerdote.

Si vuol essere sicuri di stare nel punto giusto? Ebbene stando nella parrocchia, nella chiesa, si è nel punto giusto. È in questo punto che Dio riversa le sue grazie.

Un terzo punto viene a coincidere con gli altri due: l’incontro con i fratelli. Il Cristianesimo in che cosa consiste, infatti? Esso consiste nell’amore al prossimo, che deve avere lo stesso distintivo dell'amore a Dio. Infatti Dio, nel giudizio finale, ci chiederà se siamo stati uomini di carità,se abbiamo fatto famiglia con i fratelli.

Per vivere nella sua essenza la vita cristiana, dobbiamo amare Dio e il prossimo. Dove noi troviamo il nostro prossimo? Nella parrocchia.

Qui, infatti, diventiamo tutti fratelli, qui dobbiamo amarci tutti, allargare la nostra anima. La nostra preghiera non deve essere chiusa,ma deve distendersi a tutti quelli che stanno intorno. La parrocchia è il punto strategico della vita spirituale, che decide del nostro destino, del nostro avvenire eterno. […] La mia parola vi ha invitato ad avere una coscienza parrocchiale autentica. Se siete buoni parrocchiani, venite alla chiesa. Siate puntuali e pronti alla vita festiva. Questo è il luogo della distensione spirituale, frequentatelo e pregate. […] Quando ripenserete a questo giorno, ricordatevi di quanto vi ho detto: la parrocchia è il punto di incontro con Dio, con la Chiesa, con i fratelli. Se farete questo avrete la benedizione di Dio»[1].